Juventus-Torino: un derby della Mole coi baffi

Questa sera allo Juventus Stadium (ore 20.45) 193ª stracittadina del capoluogo piemontese: le nostre irsute formazioni

Questa sera alle 20.45 allo Juventus Stadium andrà in scena il 193° derby della Mole, la più antica stracittadina d’Italia tra le due formazioni più importanti di Torino. I granata in cinque precedenti non sono mai riusciti a violare la nuova casa dei bianconeri e proveranno a sfruttare la fatica accumulata dalla formazione di Allegri nell’andata della semifinale di Champions League con il Monaco, per togliersi la soddisfazione di battere gli odiati rivali cittadini, ritornando al successo dopo l’ultima vittoria nel derby, datata 26 aprile 2015 (Toro-Juve 2-1).
I padroni di casa vorrebbero invece vincere per laurearsi campioni d’Italia in anticipo e per sfruttare l’onda positiva del titolo nazionale in ottica Champions League. L’obbiettivo è staccare un biglietto per la finale di Cardiff e mettere le mani sulla Coppa…
Dal nostro irsuto punto di vista abbiamo cercato di proporre due formazioni baffute pescando i più illustri calciatori dotati di mustacchi che nella storia hanno vestito la maglia di una delle due squadre (qualche mese fa avevamo fatto la stessa cosa per il derby della capitale).
Juventus
I baffi sono radicati nella storia dei bianconeri. Tra gli stessi fondatori del sodalizio juventino si annoverano illustri baffuti del calibro di Gioacchino Armano e Luigi Forlanosi. Anche il primo tecnico della Vecchia Signora, l’ungherese Jenő Károly, era dotato di mustacchio e dopo di lui diversi tecnici ne hanno seguito l’esempio si pensi a William Chalmers, Ljubiša Broćić e Luigi Delneri. Prima dell’avvento degli Agnelli si ricordano alcuni prestigiosi presidenti mustacchiuti come Alfred Dick (che poi sarà protagonista della fondazione del Toro), Carlo Vittorio Varetti, Giuseppe Hess e Sandro Zambelli. Naturalmente nella lunga storia della Juventus, diversi calciatori muniti di barbigi hanno avuto il privilegio d’indossare la casacca bianconera, ne abbiamo dovuti selezionare undici lasciando “in panchina” mustacchi importanti come quelli (solo per citarne alcuni) di Domenico Durante, Gianluca Vialli ed Enzo Maresca (ma ve ne sono molti altri che per motivi di prolissità abbiamo evitato di citare).

Il lanuginoso undici delle zebre si schiera in campo con il 4-3-3.
Tra i pali Stefano Tacconi, memorabile portiere della Juve a cavallo tra anni ’80 e ’90 dotato di un look altisonante impreziosito da un ottimo baffone platinato. In difesa il delicato baffo a ferro di cavallo di Patrice Evra, il baffone da pastore veneto di Luciano Favero, l’arcigno mustacchio teutonico di Jürgen Kohler, e gl’irsuti barbigi, sovente prolungati sul pizzetto, di Gianluca Zambrotta. Centrocampo a tre composto dai memorabili baffoni neri del “Barone” Franco Causio, dal tappetino sovietico dal retrogusto zigano di Sjarhej Alejnikaŭ e dal baffo sudamericano sfumato a ferro di cavallo di Arturo Vidal. In attacco il tridente peloso è composto dal rossiccio mustacchio polacco del “bello di notte” Zibì Boniek, dal baffone alla Supermario del bomber Pietro Paolo Viridis e dallo spolverino gallese di Ian Rush. In panchina l’immortale baffo italico della leggenda bianconera Carlo Bigatto (nella foto in basso).

Torino
Come la Juve anche il Toro ha un passato decisamente irsuto. Quando il 3 dicembre del 1906 i dissidenti della Juventus, guidati dal baffuto svizzero Alfredo Dick, s’incontrarono con i dirigenti della FC Torinese alla birreria Voigt per mettere le basi di quel sodalizio che prenderà il nome di Football Club Torino, i glabri si contavano sulla punta delle dita.
Il primo Presidente granata Hans Schoenbrod, era dotato di un possente baffone elvetico mentre la formazione che partecipò alla prima categoria nel 1906/07 era quasi tutta composta da eminenti baffoni: Enrico Debernardi I, Hans Kämpfer, Federico Ferrari-Orsi etc.
Altri presidenti dell’epopea baffuta del calcio granata furono Giovanni Secondi ed Enrico Maria Cinzano mentre sono stati davvero tantissimi gli allenatori dotati di tappetino sopralabiale: Vittorio Pozzo, Karl Sturmer, Vittorio Morelli di Popolo, Romano Cazzaniga, Claudio Sala, Graeme Souness, Renzo Ulivieri, Renato Zaccarelli, ed Emiliano Mondonico. Proprio quest’ultimo è il tecnico del nostro baffuto undici granata che, per esigenze di spazio, ha visto l’esclusione di alcuni eminenze pelose della storia del Toro come Karl Arbenz, Attilio Fresia, Oscar Frey, Rafael Martin Vazquez, Yeso Amalfi, Dante Bertoneri, Marino Lombardo, Giuliano Terraneo etc. etc. etc.

Il primo storico undici granata — Il primo baffuto undici granata

Tra i pali il Toro schiera i baffi e pizzetto del tricotico Luca Bucci. Il trio difensivo è composto dal baffone neerlandese di Michel Van de Korput, dal duro baffone siciliano di Salvatore Vullo “compressore” e il baffone alla Yosemite Sam di Luciano Zecchini. La linea di centrocampo vede i poetici baffi di Claudio Sala sulla destra. Al centro i baffetti beat della compianta farfalla granata Gigi Meroni sono accompagnati ai lati dal tappetino brasiliano del villosissimo Leovegildo Lins da Gama Júnior e dall’indomito mustacchione anni ’80 del vecchio cuore granata Aldo Agroppi. Sulla sinistra imperversa il baffo dandy della bandiera Renato Zaccarelli. In attacco la pelosa dote del Toro è arricchita dal duo offensivo composto dal radioso mustacchio asburgico di Walter Schachner e dal composto baffetto africano di Abedì Pelè.

Juventus (4-3-3)
Portiere: Stefano Tacconi
Difensori: Patrice Evra (DS), Luciano Favero (DC), Jürgen Kohler (DC), Gianluca Zambrotta (DD).
Centrocampisti: Franco Causio (CD), Sjarhej Alejnikaŭ (CC), Arturo Vidal (CS).
Attaccanti: Zbigniew Boniek (AD), Ian Rush (AC), Pietro Paolo Viridis (AD).
All.: Carlo Bigatto.

Torino (3-5-2)
Portiere: Luca Bucci
Difensori: Luciano Zecchini (DCS), Salvatore Vullo (DC), Michel van de Korput (DCD).
Centrocampisti: Claudio Sala (CD), Júnior (CCD), Luigi Meroni (CC) Aldo Agroppi (CCS) Renato Zaccarelli (CS)
Attaccanti: Walter Schachner (AD), Abedì Pelè (AS)
All.: Emiliano Mondonico