A 91 anni se ne va il mustacchiuto proprietario di una delle pizzerie storiche della capitale
I romani hanno il vizio del soprannome e affibbiano con sagacia e grande spirito di osservazione nomignoli ed epiteti che spesso riescono a fotografare perfettamente caratteristiche e peculiarità soggettive di una persona. Da Scrocchiazeppi (una persona solitamente molto magra che sembra avere le ossa che scricchiola) a er Pantera (solitamente una persona gagliarda e dalle movenze feline come lo stesso predatore), er Baffetto a Roma era Idolo Volpetti, così chiamato per il curatissimo mustacchio (ben accorciaro ai lati della bocca, un’interessante via di mezzo tra lo stile a spazzolino e il baffo classico italiano) che accompagnava la minuta figura di questo famoso ristoratore del centro storico di Roma, scomparso l’altro ieri all’età di 91 anni.
Nella capitale era arrivato in gioventù insieme a molti altri suoi coetanei che dall’Abruzzo, nella prima metà del secolo scorso, cercavano riscatto e promozione sociale nella Città Eterna, magari inventandosi piccoli lavoretti per sbancare il lunario, come Italo, che da ragazzo vendeva cipolle e patate al mercato.
Alla fine degli anni ’60, dopo un lungo periodo di gavetta, il signor Volpetti prese le redini del locale dove aveva iniziato a lavorare in Via del Governo Vecchio e gli diede il nome di Baffetto.
Da allora, questa pizzeria dall’irsuta insegna a guisa di mustacchio, è diventata un punto di riferimento per i veri amanti della pizza romana (rigorosamente fina e “scrocchiarella” ai bordi, senza il cornicione spesso della napoletana).
Chi, come il sottoscritto, ha avuto il piacere di mangiarvi la pizza – servita naturalmente sul caratteristico piatto di ferro – non può fare a meno di ricordare la simpatia del proprietario e i siparietti con i turisti, i pizzaioli o meglio “pizzettari” e il personale in sala che aggiungevano alle già gustosissime pietanze, il condimento di coloriti vaffa e di salaci battute in dialetto romanesco.
Al telefono abbiamo avuto modo di parlare con la figlia di baffetto Anna che ricordandolo con affetto ha voluto sottolineare le origini abruzzesi del padre che amava spesso tornare a Fonte del Campo, una frazione di Accumoli, la zona maggiormente colpita dall’ultimo terribile sisma che ha flagellato il centro Italia.
L’auspicio è che gli eredi del signor Volpetti continuino a gestire con passione questa pizzeria (ormai simbolo della romanità e probabilmente uno degli ultimi locali veramente caratteristici del centro), mantenendo lo stesso spirito goliardico e ci si augura, che anche qualche nipote decida di coltivare la tradizione baffuta avita facendosi crescere un rigoglioso tappetino sopra labiale degno di questo posto.
Facendo nuovamente le condoglianze a parenti, famiglia e amici, mandiamo il nostro ultimo saluto a questo bel personaggio consapevoli del fatto che quando torneremo a mangiarci una pizza da queste parti probabilmente gli occhi ci si inumidiranno ricordando quell’arzillo vecchietto dalla battuta facile… Buon viaggio Baffè!