Baffo del mese: Marzo 2017

Baffo del Mese Marzo 2017

In corsa tre mustacchi d’antologia leggermente attempatelli dallo stile classico: Giorgio Moroder, Michele Misseri e Antonio Pennacchi

Archiviato il Baffo del mese di Febbraio 2017, che ha visto l’incoronazione del mustacchio canoro di Francesco Gabbani, siamo pronti a gettare altri tre concorrenti nella pelosa mischia di Marzo 2017. Una tripletta che rappresenta egregiamente l’eccellenza baffuta dell’Italia e che si contenderà l’ambito diadema baffuto a colpi di pelo.

Giorgio-Moroder

  1. Giorgio Moroder (Ortisei, 26 aprile 1940) è uno di quei baffi canterini che hanno fatto grande l’Italia della musica. Un mustacchio classico, in piena linea con l’irsuta tradizione nostrana, issato con orgoglio nel corso della lunga e prestigiosa carriera da produttore discografico. Un compositore/disc jockey che nel corso degli anni ha accumulato numerose partecipazioni con i maggiori attori del palcoscenico musicale internazionale tra i quali vale la pena menzionare Freddie Mercury, Kilye Minogue e i Daft Punk. Abbiamo potuto recentemente constatare lo splendido stato di forma del suo mustacchio in televisione grazie alla sua partecipazione nella giuria dell’ultimo Sanremo e per questo si è deciso di inserirlo in lista.
    Pennacchi Baffi
  2. Antonio Pennacchi (Latina, 26 gennaio 1950) è uno degli scrittori più famosi d’Italia e il suo baffo è spesso ospite in diverse trasmissioni televisive e radiofoniche. Ha fatto parlare recentemente di sé per alcune dichiarazioni al vetriolo sulla presunta scissione del PD attaccando in maniera veemente la corrente renziana pur restando un fautore dell’unità del partito. Il vincitore del premio strega del 2010 potrebbe presto scalare i vertici della nostra classifica irsuta con un curatissimo baffo classico e brizzolato – al pari del rivale Moroder – dallo stile canonico e ben curato… Un mustacchio da intellettuale di sinistra della vecchia guardia assolutamente non banale e mai fuori moda.
    Misseri_Michele baffi
  3. Rispetto alle eminenze baffute citate sopra Michele Misseri (Manduria, 22 marzo 1954), il terzo e ultimo concorrente di questo baffo del mese, può essere considerato un outsider. Senza alcun merito artistico questo allegro zietto, uno degli attori principali del delitto di Avetrana (omicidio mediatico seguito morbosamente da stampa e televisione) è tornato agli onori delle cronache dopo che la scorsa settimana il tribunale di cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo di Sabrina Misseri e Cosima Ametrano (rispettivamente figlia e moglie dello stesso) per l’omicidio di Sarah Scazzi (sua nipote).
    Una tragica vicenda dai contorni ancora vagamente oscuri e per il quale lo stesso Misseri continua ad auto-accusarsi come artefice del delitto. Al di là di qualsiasi considerazione sulla vicenda, in questa sede ci interessa sottolineare l’ammirevole prestazione baffuta del Misseri che intervistato sulla vicenda, dopo la sentenza a carico delle sue familiari, è stato immortalato con un baffone gagliardo e tosto, per giunta probabilmente tinto a giudicare dall’acceso nero dei suoi mustacchi fiammanti che cozza – e non poco – con la canizie avanzata dei suoi ormai radi capelli falcidiati dal duro lavoro nei campi e dall’implacabile avanzare dell’età.
    Un mustacchio da contadino d’altri tempi o meglio da copertina de Il talismano della felicità, che potrebbe a sorpresa aggiudicarsi questa corsa per il Baffo del mese di Marzo 2017.

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