Una storia di fallimenti da Pastamania a Hogan’s Beach restaurant, il baffo a ferro di cavallo più famoso del wrestling è stato anche promoter di alcuni bizzarri prodotti con il suo trashissimo marchio mustacchiuto
Un campione sul ring, un fallito nella gestione di locali e ristoranti… Le due facce della medaglia della carriera di Hulk Hogan mito baffuto del Wrestling a cavallo tra gli anni ’80 e ’90. Il campione mustacchiuto della WWF (World Wrestling Federation), forse uno dei personaggi più iconici ad aver issato nella storia dei foltissimi baffi biondo platino e a ferro di cavallo, nel lontano 1995 fu coinvolto nell’apertura di un fast food ispirato alle sue gesta sul ring. Nel periodo dell’Hulkmania quando fu babyface (nel gergo del wrestling sarebbe il contendente “buono” per la cintura contrapposto agli heel, i “cattivi” ) dal 1982 al 1991 (la parentesi più lunga della storia della WWE – World Wrestling Entertaiment –) aprì il ristorante chiamato Hulk Hogan’s PastaMania che trovò la sua sede nel centro commerciale Mall of America di Minneapolis e che rimase aperto appena 7 mesi. Per il lottatore fu un piccolo disastro finanziario nonostante la massiccia pubblicità effettuata al Monday Nitro, celebre show televisivo sul mondo del wrestling.Verrebbe da chiedersi come mai all’epoca il campione abbia deciso di buttarsi proprio sul business della pasta, e vale la pena in questo caso ricordare ai meno esperti del mondo del wrestling che in verità il platinato e abbronzatissimo lottatore ha origini familiari italiane nascendo all’anagrafe come Terrence “Terry” Eugene Bollea figlio di immigrati provenienti da Cigliano in Piemonte, provincia di Vercelli, paese famoso a livello culinario proprio per un tipo di pasta gli agnilot (sfoglia d’uovo ripiena di carne). Nonostante ciò, alla base del fallimento vi fu certamente la scarsa qualità dei prodotti venduti (altro che agnilot) facilmente arguibile dallo stesso menu (vedi foto sopra) che presenta, solo a titolo esemplificativo, degli inquietanti Hulkaroni & cheese e un’altrettanto conturbante e non meglio identificabile Pasta Hulkios cheeseburger – il formato di pasta in questione è probabilmente quello della foto in basso – che al solo pensiero non può che alimentare i peggiori incubi degli amanti della buona cucina.
Non pago del flop Hulk Hogan ha lanciato in seguito anche due elettrodomestici collegati con il mondo della “cucina”:
1) Una sorta di frullatore, l’Hulk Hogan Thunder Mixer (foto sotto)
2)Una griglia elettrica, l’Hulk Hogan Ultimate Grill di cui è possibile vedere il trashissimo spot qui in basso, con il wrestler accompagnato dalla sua immancabile bandana. I più arguti non potranno fare a meno di notare il piglio a dir poco “avvincente” del lottatore nel pubblicizzare la sua funambolica piastra…
Nel 2006 un altro fulmineo flop “para-culinario” è collegato al lancio del suo energy drink, l’Hogan Energy, in commercio per poco meno di un anno tanto che ora le rarissime confezioni ancora intatte sono richiestissime dai collezionisti.
Anche gli Hulkster Burgers, una serie di hamburger preconfezionati e surgelati, portano il suo nome e dovrebbero essere ancora venduti dalla celebre catena Wal-Mart anche se le recensioni dei consumatori sul prodotto non sono delle più lusinghiere e pare che diversi arditi assaggiatori abbiano avuto lancinanti dolori di stomaco dopo aver ingurgitato questi panini di dubbia provenienza…
Decisamente meno fallimentare l’apertura nel 2011 della Hogan Nutrition, sito internet dedicato alla vendita di integratori alimentari e prodotti collegati con il mondo del fitness – settore certamente più vicino all’esperienza del lottatore – che al momento è ancora in attività all’indirizzo www.hogannutrition.com.
L’ultimo esperimento nel campo della ristorazione vera e propria, l’Hogan’s Beach restaurant di Tampa Bay in California, ha chiuso i battenti lo scorso anno dopo circa due anni e mezzo di attività. Diversi avventori non erano in ogni caso per nulla entusiasti del cibo e del servizio offerto in questo locale. Su tripadvisor fioccavano i commenti negativi e anche le foto che circolavano nel web non dovevano certo incoraggiare come è possibile notare in basso attraverso l’esemplare immagine di quanto mai fantasiose Fettucini Chicken Alfredo che repellono al solo contatto visivo.
Nonostante la discutibile qualità della ristorazione, segno che il campione della WWE non doveva aver ancora ben recepito la lezione dell’ultimo ristorante di sua proprietà, la clientela amava comunque divertirsi da queste parti e alcuni riusciti eventi musicali avevano incrementato la popolarità del locale (e le proteste dei vicini).
Pare che alcuni avventori amassero sprattutto l’atmosfera anni ’80 che si respirava da queste parti, con i colori del costume da wrestler di Hulk Hogan (il giallo e il rosso) a ravvivare il mobilio e le pareti dell’ambiente, arredamento kitsch con acquari e teste di squali affisse al muro, vetrine ricolme di cimeli dal mondo del wrestling come gli enormi stivali di Andrè The Giant e le cinture commemorative dei titoli della WWE insieme ai manifesti dei diversi film trash di Hulk Hogan a fare da cornice a questo locale che doveva davvero scaldare il cuore di tanti nostalgici di quel florido periodo.
Il progressivo decadimento del locale ha coinciso con il danneggiamento della reputazione di Hogan travolto da alcune frasi razziste pronunciate dallo stesso lottatore che hanno portato al suo allontanamento dal mondo del wrestling e al progressivo deterioramento del patrimonio milionario di Hogan, già minato fortemente nel 2007 dopo il divorzio con la moglie Linda Claridge (sperpetati circa il 70% dei suoi risparmi).
Dopo una serie di gravi infortuni alla schiena che lo hanno costretto ad inserire una degli elettro stimolatori nella spina dorsale, il lottatore sembrava destinato alla via del tramonto ma ha avuto un importante riscatto a seguito della vittoria nel processo Gawker che lo scorso Agosto ha messo nelle mani di Hogan ben 115 milioni di dollari in risarcimento dopo il rilascio pubblico, da parte della Gawker Media, del sex tape di Hogan con Heather Clem, risalente al 4 aprile del 2012 (condanna recentemente confermata in appello per invasione della privacy, danni morali e d’immagine).
Chissà se con la rinnovata liquidità lo stesso Hogan non decida di ributtarsi nuovamente nel business della ristorazione per regalare al pubblico altre perle trash, una ventata nostalgica di anni ’80 e forse questa volta anche della buona cucina…
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