Il primo “rex” d’Italia dopo la caduta dell’impero romano d’occidente sfoggiò sempre orgogliosamente i propri baffi retaggio di tradizioni barbare
Martedì 15 marzo 2016, buona occasione per scrivere un nuovo capitolo della nostra rubrica baffosa (chissà se dopo il petaloso di Renzi l’Accademia della Crusca accetterà anche questa nostra irsuta variante). Il baffo su cui ci focalizzeremo oggi è estremamente importante per la storia d’Italia visto che mise fine all’impero Romano d’occidente e fu il primo rex barbaro ad insediarsi sul suolo italico.
Flavio Odoacre, nacque a Ravenna nel 433 d.C. e trovò la morte nella medesima città il 15 Marzo del 493. Nonostante gli storici dell’epoca non diedero molta importanza al regno del barbaro Odoacre, fu secoli dopo riconosciuto come il responsabile della caduta dell’Impero romano d’Occidente. Di discendenza scira, Flavio, fu un astuto comandante che guidò la rivolta degli Sciri e degli Eruli, deponendo così Romolo Augustolo, ultimo imperatore dell’Impero d’Occidente, divenendo così il primo rex d’Italia.
Durante il suo regno invase e sottomise la Dalmazia ma soprattutto appoggiò il generale ribelle Illo nell’inusurrezione contro Zenone, imperatore d’oriente. Questo attacco sancì la definitiva rottura tra oriente ed occidente. Dapprima Zenone incitò i Rugi contro il Re d’Italia e in seguito non essendo riuscito a rovesciare la situazione assoldò Teodorico e il suo esercito ostrogoto che in un anno conquistò la maggior parte della penisola italiana, costringendo Odoacre ad asserragliarsi a Ravenna. Dopo un assedio durato 5 anni, Odoacre si arrese e fu invitato da Teodorico ad un banchetto per sancire la pace, trovando tuttavia la morte per mano dello stesso re ostrogoto che lo uccise durante i festeggiamenti.
Odoacre essendo di stirpe germanica e fiero delle sue tradizioni, non volle mai piegarsi alle usanze romane, portando per tutta la vita con orgoglio i propri folti baffi (notare la moneta in alto che testimonia i folti barbigi e pizzetto del rex). Uno dei motivi per cui fu tanto odiato in oriente fu proprio la sua tendenza a non piegarsi alla tradizione secolare romana non rinnegando mai le proprie origini. Flavio Odoacre è stato anche colui che redasse il più antico documento (un papiro) pervenutoci dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente. Questo prezioso reperto giunto sino ai nostri giorni rappresenta una donazione fatta del re stesso ad uno dei suoi subalterni.