Miglior regista e attore all’irsuta accoppiata Inarritu-Di Caprio, pelosi flop per Bryan Cranston e Michael Fassbender: Tom Hardy e Christian Bale re baffuti della serata
A sorpresa l’88ª edizione degli Oscar premia Il caso Spotlight come miglior film. The Revenant, pellicola favoritissima alla vigilia, manca il premio più importante della serata ma la storia del trapper americano Hugh Grass raccoglie comunque 3 statuette d’oro replicando il tris di riconoscimenti ottenuti agli ultimi Golden Globe. Alejandro Gonzalez Inarritu si mette infatti in tasca il premio come miglior regista mentre Leonardo Di Caprio vince quello di miglior attore protagonista per la prima volta nella sua lunga carriera d’attore e forse l’agognato riconoscimento compensa la perdita del miglior film; The Revenant vince (a nostro avviso strameritatamente) anche il premio per la miglior fotografia. I protagonisti di The Revenant fanno incetta di premi anche nei nostri Oscars baffuti.
And the Winner Is…
Miglior regista baffuto
Sul palco del Dolby Theatre di Los Angeles Inarritu è infatti indubbiamente il regista più irsuto della serata presentandosi alla cerimonia riccamente tornito di baffi e onor del mento leggermente tendente al canuto e sfumato sulla mascella a mettere in rilievo il pizzetto. Insufficienti e glabre le prove dei registi concorrenti George Miller, Tom McCarthy e Lenny Abrahamson mentre Adam McKay si salva in corner mettendo in mostra un accenno di baffo sfumato alla Clark Gable senza infamia e senza lode e anche lui riesce a raccogliere sul palco il premio per la miglior sceneggiatura non originale del suo film La Grande Scommessa (Deo gratia, Hollywood ama i baffi!).
Inarritu Oscar BaffutoProva sufficiente per McKayGeorge Miller N.C.Lenny Abrahamson N.C.Tom McCarthy N.C.
Miglior Baffuto Attore Protagonista
Sì, anche qui Leonardo Di Caprio si aggiudica la statuina di miglior attore. L’attore Italo-Americano che ai tempi di The Beach mostrava un viso fresco da giovincello ha fatto il salto di qualità e il pieno di testosterone con la virile prova di The Revenant. Ore al freddo, bagni gelati in fiumi ghiacciati e rischio assideramento per il nostro Leo che per interpretare il Trapper Hugh Grass ha girato anche con la febbre e si è addirittura dovuto infilare nella carcassa di un animale morto. Baffi ben pronunciati e pizzetto ben curato, ottima prova per la star di Hollywood che si guadagna a pieni voti il nostro Oscar baffuto di miglior attore. Chapeau. Assolutamente glabro e insufficiente Eddie Redmayne. Grande delusioni per le prove baffute di Michael Fassenberg e Matt Damon che solitamente si presentano in pubblico con interessanti barbe e affini e che ieri avevano invece appena vaghi accenni di ricrescita (meglio Fassenberg di Damon), flop totale per Bryan Cranston di cui conosciamo bene il potenziale baffuto (vedi proprio la sua ultima interpretazione di Dalton Trumbo) e che invece ieri ha deciso di presentarsi inspiegabilmente davanti ai riflettori liscio come il culo di un bambino.
Di Caprio Oscar BaffutoRedmayne N.C.Damon N.C.Fassenberg può ma non vuòChe flop per Cranston
Miglior Baffuto Attore non Protagonista
In questa categoria a contendersi il premio sono i due personaggi che ieri, sotto il nostro peloso punto di vista, hanno battuto tutti a mani basse. I maschi alfa del red carpet sono stati Christian Bale e Tom Hardy. Se l’attore de La Grande scommessa (Bale) si è presentato alla kermesse munito di un baffo degno del generale Custer e forse a livello di densità e cura di barba e baffi batte tutti, il grande Hardy raggiunge l’avversario grazie all’abbinamento dell’elegantissimo vestito con l’interessante complesso barba-baffi (che segue concettualmente Inarritu e Di Caprio, i suoi colleghi di lavoro in The Revenant, con baffi e pizzetto) ostentando insino catenella e orologio da taschino apposti sul gilet (una vera chicca). L’attore londinese merita quindi un premio ex aequo con Bale, re irsuti della serata e migliori baffuti attori non protagonisti. Malissimo Mark Ruffalo, Mark Rylance e Sylvester Stallone.
Bale Oscar Baffuto ex aequoHardy con Charlotte Riley, Oscar baffuto ex aequo e campione d’eleganzaRuffalo N.C.Rylance N.C.Stallone N.C.
Gli altri Top e Flop sul red carpet
Interessanti le prestazioni pelose di JK Simmons e Dave Grohl (presenti alla serata in veste di ospiti). Al limite della decenza il vestito di Jared Leto che riesce a salvare la faccia con onor del mento e barbigi. Decisamente insipida invece la prova di Laszlo Nemes il regista ungherese di Son of Saul la pellicola che ha vinto L’Oscar per il miglior film straniero e che avrebbe dovuto, per doveri di nazionalità, presentarsi almeno con un baffo più pronunciato.
Buona prova per SimmonsOk GrohlLeto, Barba e baffi salvano dalla damnatio memoriaeLaszlo Nemes, l’ungherese senza baffi che non convince…
Extra: Regina della cicciabaffetta
Come al solito il materiale femminile del red carpet degli Oscars presenta il meglio del meglio della cicciabaffetta del jetset internazionale. Tante le passere sulla scarlatta passerella che hanno creato tremori e ispessimenti pelosi agli spettatori barbamuniti che, con secchiellone di pop corn e caraffa di caffè a portata di mano, hanno assistito alla lunga notte degli Oscar. A nostro avviso il premio come miglior cicciabaffetta della serata se lo aggiudica la bellissima Jennifer Lawrence. Da standing ovulation il suo aggressivo nude look che ha mandato in corto circuito gli ormoni maschili del presidente: pelo da traino pesante altro che carro di buoi…