Bentornati alla rubrica più lanuginosa della rete che vi racconta settimanalmente le biografie e le cazzate baffute dei più grandi uomini mustacchiuti della storia umana.
Questa settimana ho in serbo per voi un personaggio non molto famoso magari per la sua vita mondana, ma senza dubbio per la striscia di peli sovra-labiale, sì… Eliodoro Specchi.
Probabilmente nessuno nella vostra malcelata ignoranza ha mai sentito parlare di questo pittoresco e irsuto personaggio e patriota, fortunatamente ci siamo qui noi. Eliodoro nasce a Milano il 10 Aprile del 1810 da una famiglia di artisti (per la precisione cantanti lirici), dai quali fu già in tenera età introdotto nel mondo del canto operistico. In breve tempo il ragazzo diventò un tenore prodigio, calcando spesso palchi come La Scala di Milano, San Pietroburgo, Siviglia, Mosca, Messico e New York. Dopo aver vissuto per qualche anno negli Stati Uniti cominciò a tornare sempre più spesso in Italia, da patriota, per partecipare alla lotta di indipendenza, diventando nel 1849 caporale nella difesa della Repubblica Romana mazziniana.
Ottenuta la cittadinanza americana e cambiato il proprio cognome in Spech, nel ’59 con il grado di capitano si arruola nel battaglione di Garibaldi, con il quale parteciperà alla spedizione per l’Italia meridionale, distinguendosi durante la presa di Palermo.
Nonostante l’innalzamento al rango di colonnello all’alba della terza guerra d’indipendenza al comando di un corpo volontario, ultimo incarico prima di essere definitivamente oberato da ogni impiego il 23 Giugno 1866 giorno in cui, poche ore dopo la comunicazione, si sparerà un colpo di pistola alla tempia.
Sicuramente uno degli eroi meno amati e più controversi del nostro risorgimento, Eliodoro risulta essere il classico uomo d’altri tempi che non riesce a vivere senza un’idea per cui lottare o senza uno scopo da perseguire. Il suo modo di vedere il mondo, influenza anche il modo di portare i suoi baffi che seguono una nuova linea moderna e spregiudicata, tipica di quei giorni di cambiamento. Anche per questa settimana cari amici baffoni e amiche cicciabaffette è tutto, spero di ritrovarvi ancora al nostro prossimo appuntamento che già vi preannuncio sarà ispido e peloso come non mai! Un saluto dal vostro Elione!