L’Accademia del Baffo nasce per promuovere la cultura baffuta in Italia e nel mondo.

I mustacchi, come del resto la barba, sono il dono che madre terra ha fatto all’uomo per distinguersi dalla donna. Carattere sessuale secondario che si sviluppa in pubertà e fregia il volto del maschio nel corso della sua vita.

La natura dualistica del baffo, che si estende in maniera più o meno uniforme ai lati del viso, ci consente di trasmettere metaforicamente la sua duplice filosofia che ha origini alte e basse, nobiliari e popolari, dai mustacchi dei butteri e dei briganti ai barbigi dei nobili e delle elite militari dei secoli passati.

Dalle punte irsute dei nostri mustacchi lanciamo la sfida a questi tempi d’incertezza per riportare l’uomo al suo posto nell’ordine naturale. I peli dei nostri sodali saranno il flagello delle aberrazioni metrosexual che hanno ridotto l’uomo al ruolo di semplice toyboy. Il prodotto del femminismo è stato un capovolgimento sessuale che ha portato alla prevalenza del lato maschile della donna a discapito della sua femminilità accentuandone la mascolinizzazione. Per converso l’uomo oggi tende a mettere in risalto la propria estetica (sopracciglia ad ali di rondine, depilazione totale e cura eccessiva dell’aspetto fisico) prerogativa un tempo eminentemente femminile.

Scevri da qualsiasi forma di machismo issiamo i nostri vetusti mustacchi per esortare l’uomo a riprendere il suo posto nell’ordine sessuale.

Le nostre seguaci femminili o ciccebaffette, seppur prive di baffi, saranno le muse ispiratrici della nostra lotta. È anche per loro che lanciamo i nostri irsuti strali contro il caos della modernità, le mezze misure e i compromessi pelosi della società attuale, perché “Da grandi baffi derivano grandi responsabilità”.

Il Presidente