Uccello del Sud America caratterizzato da una coppia di piume bianche sopra al becco simili a lussureggianti baffi a manubrio
L’ultimo animale mustacchiuto a fare bella mostra dei suoi appuntiti baffi in questa irsuta rubrica era stato il rospo baffuto dell’Emei, oggi si darà spazio ad un uccello che merita senz’altro la giusta attenzione per i suoi lussureggianti baffi a manubrio. Dopo il martin pescatore coi baffi, altro volatile mustacchiuto dalla storia enigmatica ed estremamente curiosa, è giunto il turno della sterna Inca conosciuta nella variante tassonomica di Lesson come Larosterna inca. La sua classificazione volgare tradisce un origine sudamericana infatti la sua presenza è radicata in quei territori che un tempo furono florido dominio dell’impero incaico lungo le coste andine del Perù fino al Cile e salturiamente anche in Ecuador, Colombia e Panama. Della sottofamiglia delle Sterninae è senz’altro l’esemplare più appariscente caratterizzato da uno splendido piumaggio grigio-ardesia, e soprattutto da una coppia di piume bianche di oltre cinque centimetri ai lati del becco rosso-arancio che formano dei meravigliosi e candidi mustacchi a manubrio. Stile da vendere per il più trendy dei pennuti sudamericani che completa il suo vestito di piume con ali dal bordo bianco e zampe che hanno lo stesso colore del becco. Alcuni esemplari, quelli più à la page presentano una macchia gialla sui baffi. Di una lunghezza tra i 39 e i 42 centimetri e dal peso variabile tra i 175 e i 200 grammi, non vi è un accentuato dimorfismo sessuale e pertanto sia maschio che femmina si fregiano di rigogliosi mustacchi tuttavia il “macho” ha generalmente una taglia più grande. La sterna inca è un uccello sociale che vive in colonie legando il suo ciclo vitale alla Corrente di Humboldt, cibandosi di pesce, che caccia tuffandosi dall’alto ma riunendosi anche in grandi storni per predare gli avanzi di cibo di otarie e megattere. Volatile opportunista usa nidificare in buche scavate dal terreno o occupando i vecchi nidi abbandonati dei pinguini di Humboldt. La femmina depone 1-2 uova che cova per circa trenta giorni. I pulcini lasciano il nido alla settima settimana dalla schiusa e i baffi si accentuano nel piumaggio solo con l’avvenuta maturità. Il verso è simile al miagolio di un gatto a sottolineare ulteriormente la natura sorniona ma sempre estremamente elegante di questo meraviglioso pennuto coi mustacchi.
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