In corsa per la premio irsuto più ambito del web Massimo “baffino” D’Alema, Maurizio Costanzo e Andrea Cioffi
Due monumenti del baffo made in Italy e un outsider che potrebbe a sorpresa sbaragliare la concorrenza. Si potrebbe riassumere tranquillamente in questi termini la corsa al Baffo del Mese di Novembre 2016 che dovrà incoronare il nuovo re baffuto del web dopo la vittoria del “boss” della Formula 1 Chase Carey. Di seguito i 3 candidati in lizza:
- Massimo D’Alema
Rottamato o no baffino resta uno dei volti più noti della politica italiana negli ultimi 50 anni e certamente uno dei baffi più importanti della sinistra nostrana. Nonostante Renzi stia cercando di metterlo a tacere il peloso ex numero uno della sinistra italiana continua a lanciare strali contro i suoi rivali di partito e recentemente oltre ad essersi schierato a favore del “no” nel referendum che di fatto boccerebbe definitivamente l’attuale governo ha anche avuto un interessante diverbio con una giornalista dell’Arena al quale ha rovesciato con un manrovescio un piatto di tortelloni referendari scatenando un bel fiume di critiche e anche qualche apprezzamento da parte di quelli che non amano questo genere di satira spicciola per telezombi e rincospettatori.
- Maurizio Costanzo
L’inventore della camicia coi baffi, uno dei mostri sacri dei salotti televisivi italiani, sopravvissuto a scottanti inchieste sulla P2 e ad un non certo augurabile matrimonio con la De Filippi continua ad essere sulla cresta dell’Onda nonostante l’età. Con la testa sempre più affossata nelle spalle continua a sfoggiare un curatissimo baffo vecchio stampo marchio di fabbrica di questa autentica cariatide televisiva che resta un punto di riferimento per gli amanti dei plantigradi preistorici e della tv spazzatura toutcourt.
- Andrea Cioffi
Il senatore dei 5 stelle eletto al senato con i voti della circoscrizione campana è recentemente finito agli onori delle cronache per un’infelicissima battuta su twitter che ha sfruttato le terribili scosse di terremoto che hanno messo in ginocchio l’Italia negli ultimi giorni proponendo un inopportuno spot elettorale a favore del no: “A Roma due forti scosse di #terremoto in due ore. Il Senato ha retto benissimo. Reggerà anche alla deforma di Renzi #IoVotoNo“. Nonostante la gaffe il politico campano – ma nativo di Massa – si mostra in pubblico sfoggiando dei lussureggianti baffoni e in passato ha anche proposto un’interessante variante di burnside (o favoriti) probabilmente sacrificati dopo un rimbrotto dal direttorio del Movimento…