Il 21 aprile alle 19.00, in occasione della data simbolica del Natale di Roma, i sodali irsuti della nostra illustre congrega si rivedranno a Roma presso L’Altro Chiosco di piazzale Ponte Milvio. Si celebrerà solennemente il nostro sodalizio con l’apposizione di una lastra finemente incisa. Il simbolo della beneamata Accademia mustacchiuta mostra perfettamente la natura dualistica del baffo che è al contempo nobiliare e popolare. I bastoni da passeggio richiamano infatti gli scettri dei regnanti dei secoli scorsi, spesso portatori sani di mustacchi, e naturalmente l’epoca della Belle Époque quando i baffi fregiavano il viso di nobili e borghesia. La torretta Valadier di Ponte Milvio rappresenta invece la faccia popolare del Baffo. Il quartiere romano eletto a sede dell’Accademia, ha infatti un’anima decisamente proletaria nonostante gli sviluppi borghesi degli ultimi anni. Considerato “un pezzo di strapaese alle soglie dell’urbe”, frase estratta da un bellissimo libro di Enzo Abbati (Ponte Milvio porta di Roma), ha ospitato in passato le abitazioni (perlopiù baracche) dei cosiddetti fiumaroli (persone che vivevano del/nel fiume come trasportatori) ma fu anche un punto di ritrovo per artisti e pensatori che amarono mischiarsi con le persone del volgo che popolavano le osterie della zona. Si sbronzarono da queste parti Poussin, Thorvaldsen, Goethe e molti altri che furono fieri sostenitori della “Società di Ponte Mollo”, sodalizio di talenti dell’arte, il cui motto era “una fojetta vuota col motto Praeses Populusque Pontemollicus”. I nuovi artisti accolti in seno alla confraternita venivano decorati con il “Bajocco”, una grossa medaglia con nastro azzurro segno d’appartenenza al circolo di artisti buontemponi e bevitori. Si racconta che il grande scultore Thorvaldsen, tornando nella sua Copenhaghen, si presentò a Corte con la sola decorazione dell’Ordine del Bajocco in mezzo a Sovrani e nobili d’altissima estrazione.
Gli amanti del baffo, anche quelli che non dovessero essere membri riconosciuti dell’Accademia, sono naturalmente invitati allo storico appuntamento, che sarà senz’altro un momento memorabile per il movimento baffuto romano, italiano e mondiale. Si prega invece di tenere all’oscuro dell’evento eventuali glabri e metrosexual.
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