Per il premio più irsuto del web in lizza, Leonardo Di Caprio, Cesare Pompilio, Edoardo Leo e Manfred Fritz Bajorat
La prima edizione del Baffo del Mese, quella di febbraio, ha consegnato ai posteri la vittoria di Padre Pio. Non sono pochi quelli che attendono di sapere chi sarà il successore del Santo di Pietralcina. Al momento i candidati in lizza sono 4 ma nel corso della settimana qualche altro personaggio baffuto emerso dall’immondizia dell’etere potrebbe entrare prepotentemente in corsa, mettendo magari in difficoltà l’agguerritissima concorrenza.
- Il primo candidato è Leonardo Di Caprio. La stella hollywoodiana che ha vinto recentemente il suo primo Oscar come miglior attore protagonista per la sua interpretazione di The Revenant e ha già ritirato il premio nei nostri Oscar baffuti, si è guadagnato di diritto l’accesso alla disfida per il baffo del mese. Ottima la sua prestazione al Dolby Theatre di Los Angeles dove ha sfoggiato un baffo ben pronunciato completato da un meno folto pizzetto che ha tuttavia rimarcato gli aumentati livelli di testosterone dell’attore italo-americano e una crescita importante sotto l’aspetto della pelosità facciale rispetto ai tempi da sbarbatello dei primi anni della sua carriera…
- I baffi di Hulk Hogan nel corpo di Jabba the Hutt. Non crediamo possa esistere modo migliore per presentare Cesare Pompilio, il secondo candidato in corsa per il baffo del mese, opinionista di Telelombardia e tifoso accanito della Juventus si è visto ultimamente con un baffo importante in qualche sua esultanza decadente nella migliore tradizione della tv spazzatura italiana.
- C’è spazio anche per Edoardo Leo, noto attore italiano recentemente nel cast di Perfetti Sconosciuti, il caso cinematografico dell’anno. Il film di Paolo Genovese (emergente regista baffuto) si è imposto negli ultimi giorni al botteghino e vale la pena rimarcare che il cast maschile della pellicola vanta composizioni irsute di tutto rispetto dal trittico baffi mosca e pizzetto del mitico Marco Giallini al barbone bello paciarotto di Guglielmo Battiston. Solo Valerio Mastandrea appare glabro nel film ma ad un attore del suo calibro è forse lecito perdonare una simile lacuna… Scegliamo Leo per il baffo classico scuro ben pronunciato e perfetto nella sua semplicità, come vuole la tradizione patria, alla Luigi di SuperMario o alla Zio Bergomi se volete: italiani baffo nero!
- Per il momento la lista si chiude con i baffi mummificati di Manfred Fritz Bajorat l’avventuriero tedesco ritrovato al largo delle filippine su uno “yacht fantasma” andato alla deriva per diversi giorni. Baffi oltre la morte per l’uomo che dopo essersi lasciato con la moglie aveva deciso di girare il mondo in barca e si è ritrovato come Otzi la mummia preistorica del Similaun esposta nel museo di Bolzano. Il corpo del velista è stato conservato dalle temperature calde e dall’aria salmastra dell’oceano consegnando ai posteri un’interessante quanto rara testimonianza pelosa.
4 commenti
Impossibile non premiare il rispettabile baffo di Edoardo Leo, sicuramente unica e sola fonte di ispirazione per l’aver tenuto degnamente botta al fianco del mastrobaffo Giallini ed all’invisibilmente baffuto VM.
Non possiamo che concordare con Lei.